giovedì 5 novembre 2015

La cucina un antistress fantastico

Spesso quando ho una giornata difficile, una situazione ingarbugliata a cui non so dare la giusta definizione mi metto ai fornelli e preparo qualche cosa di buono.

Generalmente impasto un dolce anche perché è l'unica cosa che la mia nutrizionista mi ha concesso senza indicarmi il quantitativo massimo, unico particolare.... solo a colazione.
 
Comunque a parte i dolci di recente mi sono cimentata nella preparazione di cibi usando un ingrediente molto particolare una bottiglia di Amarone del 2006.
 
In due giornate ben distinte preparai risotto con l'Amarone e tagliata di manzo con ristretto di Amarone.

Risotto all'Amarone

Ingredienti per 2 persone

160 gr. di riso vialone nano
200 ml di Amarone
60 gr. di midollo
1 scalogno
Olio EVO
Sale&Pepe qb
Brodo di Carne
Burro
Parmigiano Reggiano

Come si cucina

In una casseruola far soffriggere lo scalogno, aggiungere il midollo e far evaporare un goccio di vino.
Si aggiunge poi il riso, farlo tostare qualche minuto e sfumare con un poco di Amarore.
Portare a cottura alternando Amarone (il restante) e brodo.
Una volta spenta la fiamma mantecare il riso con una noce di burro e del Parmigiano. Lasciare qualche minuto prima di servire.

  

 

Tagliata all'Amarone

Ingredienti per 2 persone

600 gr. di ottimo controfiletto di manzo
120 ml di Amarone
1 cucchiaio di zucchero
Olio EVO
Sale & Pepe  qb

Come si cucina

In un pentolino portare ad ebollizione l'Amarone con un cucchiaio di zucchero e lasciar restindìgere fino a che non è una gelatina, glassa.

Nel frattempo su una piastra in ghisa cuocere il controfiletto a seconda del tipo di cottura preferita.

Una volta cotto il controfiletto e dopo averlo lasciato riposare 5 minuti, scalopparlo e servirlo su un piatto di portata, salato, pepato ed irrorato di ottimo olio EVO e glassa all'Amarone.
 
 
 

mercoledì 4 novembre 2015

Sensazioni di Novembre

Novembre è iniziato da qualche giorno, le giornate, per effetto del sole che rimane sempre meno la sera, pian piano si fanno più intime.
Alla sera rientrando a casa con la lista delle cose che devo fare prima dell'agognato relax, ripenso alla giornata trascorsa ed a quante situazioni successe hanno del grottesco.
 
A volte penso alla beata ignoranza che alcune persone vivono, l'aver raggiunto uno stadio evolutivo  a volte mi sta stretto perché non mi permettere di farmi scivolare le cose addosso.
Ma come fanno a massificarsi, a non ragionare sulle cose e mettere in discussione l'operato degli altri e principalmente il loro?
 
Forse il periodo invoglia ad una continua introspezione, la quotidianità non poco serena mi fa rimettere alcune cose in costante discussione.
 
Ma la cosa che più mi da fastidio è la non coerenza tra il dire, professare e la realtà oggettiva dei fatti.
 
Tutto ciò mi manda in tilt ma c'è una cosa che invece mi fa riparametrare tutto e ritrovare una quieta tranquillità e tutto ciò è racchiuso in una unica parola....CUCINARE.
 
Ebbene si la dieta che ho fatto in oltre un anno è andata un poco alle ortiche in questo periodo ed ho ripreso possesso del piacere della cucina e non solo come operatività ma anche come degustazione.
Tornare a casa alla sera e correre a sistemare le mille cose che in questo periodo si accumulano avrebbero un impatto deprimente se non aggiungessi un buon bicchiere di vino rosso e qualche pasticcio preparato tra i fornelli.
 
Diciamo che la sensazione principale di questo autunno è il godimento per togliere l'aspro della vita quotidiana.