Sai d’avere un blog,
Sai che un tempo dedicavi a lui ed alla tua vita personale del tempo,
Sai che la tua voce interna continuando a chiederti come mai un tempo trovavi degli attimi per fermarti e fare molte cose nonostante il lavoro, la casa, i gatti, il cane, il figlio e tuoi Hobby ed ora eri talmente stremata ed esausta da non fare quasi più nulla di tutto ciò.
Sai che un tempo dedicavi a lui ed alla tua vita personale del tempo,
Sai che la tua voce interna continuando a chiederti come mai un tempo trovavi degli attimi per fermarti e fare molte cose nonostante il lavoro, la casa, i gatti, il cane, il figlio e tuoi Hobby ed ora eri talmente stremata ed esausta da non fare quasi più nulla di tutto ciò.
Percepisco però che ad un certo punto si sarebbe aperto uno squarcio oltre il
non tangibile ed avrei trovato tutte le risposte …….
…..e quel tempo è arrivato come un fulmine in un cielo chiamato
futuro che io da tempo, con una certa ritrosia, avevo già iniziato a
pianificare.
Agli inizi di febbraio a pelle sentivo delle
strane vibrazioni e di una tempesta ne annusavo l’arrivo.
Ero sempre ben
felice di prendere l’agenda e segnare le mete, le tappe di un futuro in
perpetuo movimento e ad un tratto da metà febbraio tutto era cambiato e da EST
il vento stava girando verso Ovest……
In azienda si iniziava a parlare di una influenza che già
era classificata molto virale e senza una cura e personalmente ritenevo fosse
la solita scusa per nascondere altro.
Poi sono apparse le mascherine, i guanti e al rientro
a casa dovevamo portare il pc portatile ed il telefono aziendale.
L’Azienda per cui lavoro da tempo aveva pianificato per ogni dipendente l’utilizzo di tali strumenti per poterci concedere di lavorare in Smart Working.
L’Azienda per cui lavoro da tempo aveva pianificato per ogni dipendente l’utilizzo di tali strumenti per poterci concedere di lavorare in Smart Working.
Sabato 7 marzo doveva essere l’inizio di un lungo week and tra
Verona e Brescia per rivedere i nostri amici.
Partiamo nel primo pomeriggio perché avevo la necessità di toccare la neve scesa il giorno prima e ritrovare un poca di serenità nei monti dove in gioventù avevo trascorso 12 anni della mia vita.
Partiamo nel primo pomeriggio perché avevo la necessità di toccare la neve scesa il giorno prima e ritrovare un poca di serenità nei monti dove in gioventù avevo trascorso 12 anni della mia vita.
Bellissima la neve ed il silenzio dei monti è impagabile e dopo un paio di ore decidiamo di scendere direzione Brescia costeggiando il Lago di Garda.
Arriviamo tardi e dopo una doccia veloce andiamo in pizzeria dove ci aspettano
i nostri amici che non vedevamo da molto tempo.
Cena surreale a tavoli distanziati, guanti in lattice e la tv che trasmette una
partite e poi finita la pizza l’attenzione si focalizza sulla tv in cui danno
una notizia che mai avrei pensato di sentire…
Lombardia classificata zona rossa e confini chiusi
Io ero a Brescia, senza i miei strumenti di lavoro e non
avrei più rivisto la mia casa, mio figlio e come avrei potuto lavorare?
Decisione istantanea….. paghiamo il conto e torniamo a casa a raccogliere le mie cose, prendere Mafalda e tornare a Verona.
Decisione istantanea….. paghiamo il conto e torniamo a casa a raccogliere le mie cose, prendere Mafalda e tornare a Verona.
Bruttissima sensazione, in cui senti che tutto sta cambiando connotati ed hai
paura.
Arrivati nel tunnel dei garage Luca scende, sale sulla sua auto e dopo un
abbraccio che non scorderò finché avrò memoria, torna a Brescia.
Dopo mezz’ora
chiama che non ha trovato nessun posto di blocco, nessuna pattuglia insomma
tutto normale come sempre.
Scopriamo il giorno dopo che era una proposta che sarebbe entrata in vigore il
lunedì successivo.
E dal giorno 8 marzo tutto è cambiato nel mio modo di vivere
la vita quotidiana che fino ad allora avevo vissuto, pianificato e gestito……….
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