martedì 24 giugno 2014

Un esperimento


L’estate è già iniziata tra caldo, pioggia, afa e temporali ma fino a che resisto uso il forno.
Ieri sera ho preparato una torta o meglio un esperimento ma il profumo poi era grandioso.
Torta pesche e amaretti

 
Ingredienti:
200 gr. farina
150 gr. zucchero semolato
80 gr. burro
2  uova
1 bustina di lievito per dolci
800 gr. pesche
50 gr. amaretti
1 bicchierino Amaretto di Saronno
Come si prepara:
Pelare e tagliare a tocchetti le pesche, aggiungere gli amaretti sbriciolati, il liquore e lasciare riposare. In una terrina sbattere ben bene le uova con lo zucchero.
In un tegamino fondere il burro e lasciare raffreddare.
A parte mescolare assieme la farina con il lievito ed aggiungerli al composto un poco per volta sempre mescolando. Aggiungere poi il burro ed infine le pesche con tutto l’eventuale liquido prodotto. Imburrare e infarinare una teglia nella quale verseremo poi il composto ottenuto.
Infornare nel forno preriscaldato a 180° per circa 30 /45 minuti a seconda del forno usato.
 
 
Stamattina mangiandone una fettina posso dire che se avessi messo un poco di limone sarebbe stato fantastico. Proverò a rifarla ed apportare ulteriori modifiche per renderla superlativa.
 

giovedì 5 giugno 2014

"Tutti froci col culo degli altri"

Sarà tutto il malcontento che sento, leggo e vedo ogni giorno, sarà questo sconvolgimento dentro di me da aprile ma non sopporto proprio più l’incapacità di concretezza ed integrità delle persone.
Tutti alla ricerca del proprio io, del proprio ego e di rimando il cercare di scaricare sugli altri le proprie responsabilità
Tutti froci col culo degli altri

A volte mi chiedo perché urlare la mia rabbia?
Perché le persone non mi ascoltano quando parlo?
Ascoltare è diverso che udire. L’udito lo hanno tutti tranne i sordi ma ascoltare / sentire sia tramite le emozioni che l’udito implica un interiorizzazione differente.
 
Perché se sei accomodante, quando poi dici la verità o tiri fuori le unghie sei stronza e sei tu che sbagli?
La verità fa male perché tocca quelle corde che noi stessi proteggiamo molto bene e la nostra fragilità vista in faccia fa paura; quindi o parti all’attacco o ti estranei e fai l’offeso aspettando che sia l’altro a fare il primo passo. Molte volte per il bene che provo per le persone ingoio la mia ragione e cerco di mediare, capire e ritrovare ancora un dialogo. Ma a tutto c’è un limite ed il mio limite è quanto sei importante per me. Anche io ho il mio orgoglio ed a lungo non me lo rimangio per te, arrivo anche io al punto in cui se vuoi vieni tu altrimenti ti lascio andare anche se con un grande dispiacere. Non può sempre essere una corsa a senso unico ma senso unico alternato….
 
Perché quando avvisi le persone impegnate in un altro rapporto che vuoi solo un’amicizia tutto si sgretola?
Cavolo sono dotata pure io di sentimenti, non sono una spalla su cui poter piangere e un porto in cui cercare rifugio e calore per poi immancabilmente quando la tensione è stata scaricata vedermi calpestare il cuore e dover poi faticosamente  ricucire i pezzi di una tela strappata?
Ti senti dire ma non ci sono solo uomini impegnati ….. beh certo!!!
Gli uomini impegnati sono in crisi con se stessi per un rapporto che non sanno gestire, o non sanno trovare un sincero interscambio di opinioni o non era ciò che volevano (tutti possono sbagliare). Di conseguenza non sanno prendere una decisione concreta e quindi cercano altrove per scaricare il barile della loro fragilità. Non è giusto annullarsi per l’altro e nemmeno tenere in piedi un rapporto che non ha fondamenta solide.
Uomini liberi …. sono rari quelli che non vogliono vomitarti addosso la loro fragilità per gli alimenti che devono pagare, per essere stati lasciati (preciso che raramente un uomo lascia la propria moglie/compagna ma è quasi sempre la donna a farlo … coraggio ghe né????),  per le donne tutte uguali che son state create per far impazzire gli uomini. Non si può fare di tutta un’erba un fascio sia per quanto riguarda gli uomini e le donne. Ci vorrebbe un poco più di capacità di dire realmente quali sono i nostri desideri, le nostre aspettative e mediare con quelli della nostra controparte.

 
Perché non sono una oca giuliva a cui va bene tutto e si accontenta?
Perché le persone non pensano a ciò che fanno?
 
Perché non hanno il coraggio di assumersi la responsabilità delle proprie azioni?
Assunzione di responsabilità che è? Si mangia? Scusate ma solo guardare i nostri politici c'è da dar di stomaco....

 
Eccomi qui ancora una volta amareggiata, delusa  ma determinata a sorridere ancora magari ritrovandolo in un buffo faccino che mi guarda non appena entro in casa.