Novembre è iniziato da qualche giorno, le giornate, per effetto del sole che rimane sempre meno la sera, pian piano si fanno più intime.
Alla sera rientrando a casa con la lista delle cose che devo fare prima dell'agognato relax, ripenso alla giornata trascorsa ed a quante situazioni successe hanno del grottesco.
A volte penso alla beata ignoranza che alcune persone vivono, l'aver raggiunto uno stadio evolutivo a volte mi sta stretto perché non mi permettere di farmi scivolare le cose addosso.
Ma come fanno a massificarsi, a non ragionare sulle cose e mettere in discussione l'operato degli altri e principalmente il loro?
Forse il periodo invoglia ad una continua introspezione, la quotidianità non poco serena mi fa rimettere alcune cose in costante discussione.
Ma la cosa che più mi da fastidio è la non coerenza tra il dire, professare e la realtà oggettiva dei fatti.
Tutto ciò mi manda in tilt ma c'è una cosa che invece mi fa riparametrare tutto e ritrovare una quieta tranquillità e tutto ciò è racchiuso in una unica parola....CUCINARE.
Ebbene si la dieta che ho fatto in oltre un anno è andata un poco alle ortiche in questo periodo ed ho ripreso possesso del piacere della cucina e non solo come operatività ma anche come degustazione.
Tornare a casa alla sera e correre a sistemare le mille cose che in questo periodo si accumulano avrebbero un impatto deprimente se non aggiungessi un buon bicchiere di vino rosso e qualche pasticcio preparato tra i fornelli.
Diciamo che la sensazione principale di questo autunno è il godimento per togliere l'aspro della vita quotidiana.
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