mercoledì 7 ottobre 2009

Sei felice?

Questa domanda mi è stata fatta domenica e la mia risposta è stata “si sono felice perché voglio esserlo”.
Chi me l’ha posta ha richiesto una spiegazione più particolareggiata…in effetti la mia risposta era chiara solo a me.

In questo periodo mi posso definire felice perché lo voglio essere. Cerco per quanto posso di dare molto valore alle piccole cose che mi succedono ogni giorno, da una cena romantica nel mio ristorante preferito, all’abbraccio energico di mio figlio, alle fusa dei miei gatti, alla carezza di mia madre e tanto altro

Se badassi a cosa mi manca ed a cosa vorrei potrei ritrovarmi infelice….Volare troppo in alto con i desideri e non vederli realizzati ti fa poi ricadere a terra in una frazione di secondo con l’animo in subbuglio.

Vorrei un uomo che ogni tanto mi regalasse fiori, che mi dicesse “Ti Amo”, che fosse presente nella mia vita quotidianamente nel rispetto dei reciproci spazi…..
Vorrei una casa tutta mia, con mobili scelti da me….
Vorrei lavorare mezza giornata e dedicare l’altra parte a ciò che mi piace fare, dalla cucina al disegno alle foto al bricolage….
Vorrei che mio figlio fosse bravissimo a scuola prendendo ottimi voti ed essere il ragazzo più educato ed a modo che ci sia…
Vorrei che mia mamma non stesse male e che lo scorrere della vita non portasse con se gli acciacchi che a volte mi affliggono….
Vorrei … tante cose vorrei e invece voglio accontentarmi di ciò che ho e prendere anche il poco e farlo mio e dire si sono felice!......magari non del tutto soddisfatta …..

Sei felice? E perché lo sei?

Cosa sia la felicità non so dare una risposta ben definita ….
Felice è un bimbo a cui è stato donato il giocattolo desiderato
Felice è quella madre che guarda per la prima volta gli occhi del proprio figlio
Felice è quell’uomo seduto sulla riva di un fiume che ascolta il quieto respiro della natura

Felice è…chiunque apprezzi le piccole cose e da esse ne tragga linfa per l’anima…..

e tu sei felice?




Intanto vi propongo una torta veloce da fare che renderà vi renderà felici come mio figlio il giorno del suo compleanno.... :O)

Torta mandorle e yogurt

Ingredienti:

200 gr. farina
180 gr. zucchero semolato
100 gr. burro
2 uova
1 bustina di lievito per dolci
200 gr. yogurt greco
Buccia di limone grattugiato
70 gr mandorle a scaglie

Come si prepara:

In una terrina sbattere ben bene le uova con lo zucchero e poi aggiungere lo yogurt.
In un tegamino fondere il burro e lasciare raffreddare.
A parte mescolare assieme la farina con il lievito ed aggiungerli al composto un poco per volta sempre mescolando.
Aggiungere poi il burro, la buccia di limone grattugiata e le mandorle; a questo punto il composto deve risultare morbido.
Imburrare e infarinare una teglia nella quale verseremo poi il composto ottenuto.
Infornare nel forno preriscaldato a 180° per circa 30 /45 minuti a seconda del forno usato.

5 commenti:

  1. ciao carissima.
    E' vero,a volte ci imponiamo di essere felici,ci accontentiamo delle cose che abbiamo e siamo felici come bimbe se all'improvviso ci viene regalato qualcosa...Non importa cosa :una frase,una rosa,un'immagine,un sorriso,qualsiasi cosa ve bene purchè ci rendiamo conto che viene fatto con il cuore.
    Eppure se guardi indietro,se guardi dietro le tue spalle,a volte ti rendi conto di essere "anche" fortunata.Hai un lavoro che ti permette di vivere onestamente e ti rende orgogliosa e indipendente....hai la salute,la forza per aiutare te e gli altri(tua madre,per esempio)...,hai una casa e un tetto....molti oggi non l'hanno più....hai qualcuno con cui parlare,sfogarti,forse essere anche capita...
    Non si può avere tutto dalla vita,io per esempio ho iniziato a "prendere" dopo i 27 anni...Tutto è una conquista,una battaglia e bisogna essere felici anche per le piccole cose,le piccole vittorie,non arrendersi mai...essere felici di quello che ci viene dato o che conquistiamo...poi domani sarà un altro giorno!Questo lo dico a te,ma soprattutto lo ricordo a me.
    Con immenso affetto Lucia

    RispondiElimina
  2. No tesoro. Io non sono felice.
    Nella misura in cui non lo è nessuno.
    Tuttavia....resto ancorata al "mio senso della vita" quello che hai raccontato tu....quello dell'amare le piccole cose quotidiane che hanno più valore, spesso di tutto il resto.

    Sui tuoi vorrei...mi si apre un mondo e comprendo....
    Ma la donna che sei, già, di per se è un motivo per essere felice.
    Un abbraccio senza fine.

    RispondiElimina
  3. basterebbe una torta di mandorle e yogurt per rendermi felice... eheheheheh... se non ci fossero i sensi di colpa dopo.... mmmh
    no, comunque è un periodo in cui mi sento felice... forse perché non pretendo troppo, ma anche perché tutto sommato so che potrei stare peggio... quindi già così è come stare nell'oro...

    RispondiElimina
  4. Mio papà mi diceva "Chi si accontenta gode"...le piccole cose sono immense se ci pensiamo.
    A volte però se manca la salute o ci sono dei lutti è veramente dura essere felici...

    E allora io impasto....cucina terapia :O)

    RispondiElimina
  5. Che bel post! che domanda impegnativa.
    La felicità - al pari della disperazione - è uno stato d'animo "estremo", quasi insopportabile talmente è intenso, fugacissimo, impalpabile: quasi non fai a tempo di accorgerti di essere felice ed il momento perfetto è già passato!
    La felicità è giusto che sia così: intensissima e rara. Per il resto del tempo si vive di pace con se stessi e gli altri, di serenità, di soddisfazioni, di piccoli traguardi, di gioie improvvise.
    E tutto questo non è già tanto, moltissimo????
    Con l'età, e dunque con l'esperienza, s'impara davvero a dare importanza a tutto ciò che prima ritenevamo normale o scontato avere; anche questo è un dono, chi sa interpretare la propria situazione badando più a ciò che ha che a ciò che le manca, è sulla strada buona per rendere la sua vita molto più piacevole e, forse, anche felice.

    RispondiElimina

Le parole sono sacre e come tali vanno usate. Se lasci un tuo pensiero firma per cortesia altrimenti verrà eliminato